ALL'INTEGRAZIONE SCOLASTICA
METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE
NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE
Docente: MASTER
08. DOMANDA 11 Come ha definito l'ICF la disabilità?
limite di capacità funzionali e di partecipazione sociale
conseguenza o risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di un individuo, fattori personali e fattori ambientali che rappresentano le circostanze in cui
egli vive.
malattia
ostacolo alla auto-realizzazione dell'individuo
09. DOMANDA 9 L'inclusione è finalizzata:
alla produttiva convivenza delle differenze e delle diversità, frutto di processi di interscambio e di interrelazione con gli altri contesti formativi accoglienti (socio-culturali,
relazionali, fisici, etc.), capaci di riconoscere i diritti di cittadinanza e la partecipazione scolastica e sociale di ogni persona
alla produttiva convivenza delle differenze e delle diversità, frutto di processi di interscambio e di interrelazione con gli altri contesti formativi accoglienti (socio-culturali,
relazionali, fisici, etc.)
alla produttiva convivenza delle differenze e delle diversità
a riconoscere i diritti di cittadinanza e la partecipazione scolastica e sociale di ogni persona
10. DOMANDA 8 La scuola si trova ad affrontare una sfida:
quella di sviluppare processi inclusivi di apprendimento che siano in grado di offrire risposte adeguate ed efficaci agli studenti con disabilità
quella di sviluppare processi inclusivi di apprendimento che siano in grado di offrire risposte adeguate ed efficaci a ciascuno studente.
quella di sviluppare processi inclusivi di insegnamento che siano in grado di offrire risposte adeguate ed efficaci a ciascuno studente.
quella di sviluppare processi inclusivi
11. DOMANDA 7 Il diritto allo studio tutelato a livello costituzionale pone nuove esigenze nel mondo scolastico.
la ricerca di cambiamento
d) la ricerca di risposte
la ricerca di qualità
la ricerca di risorse
12. DOMANDA 6 Quali articoli della Costituzione sanciscono il diritto allo studio?
33 e 34
3 e 4
2, 3,
41 e 42
13. DOMANDA 5 Un ruolo importante, in tal senso, è svolto dalla scuola materna e dalla scuola dell'obbligo, istituzioni che promuovono:
socializzazione e prevenzione del bambino
non solo la socializzazione ma anche la prevenzione e il recupero del bambino.
solo il recupero del bambino
solo la socializzazione del bambino
14. DOMANDA 4 La Commissione Falcucci ha previsto una scuola con il compito di realizzare lo sviluppo personale di:
pochi utenti
nessuno
alcuni utenti
tutti gli utenti Scaricato da Charles Landi (nicotracarlo1@gmail.com)
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Set Domande: LEGISLAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA RIFERITA
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Docente: MASTER
15. DOMANDA 3 Chi furono i primi personaggi di rilievo che dedicarono gran parte del loro operato allo studio della formazione ed educazione di persone con
disabilità.
Bruner e Rousseau
Claparede e le Sorelle Agazzi
Maria Montessori e Padre Agostino Gemelli
Don Milani e Piaget Scaricato da Charles Landi (nicotracarlo1@gmail.com)
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Set Domande: LEGISLAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA RIFERITA
ALL'INTEGRAZIONE SCOLASTICA
METODOLOGIE DIDATTICHE INTEGRATE E BUONE PRATICHE
NELLA SCUOLA DELL'INNOVAZIONE E DELL'INCLUSIONE
Docente: MASTER
Lezione 014
01. DOMANDA 9 Il Regolamento dell'autonomia (d.p.r. 275/1999) può essere definito:
“carta culturale”
la di identità della scuola
“Statuto”
una sorta di che l'istituzione scolastica può non adeguatamente sfruttare
“Statuto”
una sorta di nuovo della scuola italiana, che ogni istituzione scolastica deve adeguatamente sfruttare
una sorta di linea guida per le scuole
02. DOMANDA 15 Tra le novità della Legge quadro 104/92, cosa si prevede in merito ai Gruppi GLIP e GLH?
I gruppi di lavoro hanno compiti di consulenza e proposta al Provveditore agli Studi, di consulenza alle singole scuole, di collaborazione con gli enti locali per la
conclusione e la verifica dell'esecuzione degli accordi di programma
i gruppi di lavoro hanno compiti di consulenza e proposta al Provveditore agli Studi e di collaborazione con gli enti locali per la conclusione
I gruppi di lavoro hanno compiti prevalentemente decisori in materia di disabilità
I gruppi di lavoro hanno compiti di di consulenza alle singole scuole, di collaborazione con gli enti locali per la conclusione e la verifica dell'esecuzione degli accordi di
programma
03. DOMANDA 14 Quale Circolare ministeriale definisce ed esplica i contenuti della Direttiva BES?
la CM dell' 8 novembre, n.11305
la CM n° 8 del 6/3/2013 firmata dal Capodipartimento del MIUR
la CM n.2/DF del 31 marzo 2020
la Circolare protocollo 5939 del 23/10/2020
04. DOMANDA 13 Il quadro normativo attuale prevede, oltre le Linee guida sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità del 2009, anche un altro testo
normativo. Di cosa si tratta?
una normativa non ben definita
le Linee guida del 2009 rappresentano l'unico riferimento in materia
La direttiva del Ministero dell'Istruzione del 27 dicembre 2012, relativa ai Bisogni educativi speciali (BES)
la CM n° 8 del 6/3/2013 firmata dal Capodipartimento del MIUR.
05. DOMANDA 11 In quante parti si suddivide il testo delle Linee Guida sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità del 2009?
sei
quattro
tre
cinque
06. DOMANDA 10 Con l'autonomia scolastica si è inteso perseguire l'obiettivo di:
favorire la trasversalità delle prassi di inclusione nei diversi ambiti degli insegnamenti curricolari
favorire la trasversalità delle prassi di inclusione nei diversi ambiti degli insegnamenti extracurricolari
favorire la trasversalità delle prassi di inclusione nei diversi ambiti degli insegnamenti curricolari ed extracurricolari
non favorire la trasversalità delle prassi di inclusione nei diversi ambiti degli insegnamenti curricolari ed extracurricolari “L'organizzazione”:
07. DOMANDA 12 La seconda Parte delle Linee Guida sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità del 2009, intitolata
le Linee Guida prevedono solo una parte
scende nel dettaglio, analizzando i compiti organizzativi prevalenti del Dirigente scolastico, quelli didattici di tutti i docenti del consiglio di classe, quelli operativi dei
collaboratori e delle collaboratrici scolastiche e quello partecipativo della famiglia
sintetizza in breve lo sviluppo della normativa italiana in materia di inclusione scolastica
ricolloca l'integrazione nel nuovo quadro del decentramento del Ministero agli Uffici Scolastici regionali (USR), insistendo molto sull'opportunità della costituzione di
Gruppi di coordinamento a livello regionale, ferma restando la presenza degli attuali GLIP, come raccordi provinciali degli orientamenti regionali
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Set Domande: LEGISLAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA RIFERITA
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Docente: MASTER
08. DOMANDA 8 Quale legge prevede l'abolizione delle classi differenziali?
Legge n. 517 del 4 agosto 1977
Legge n.1859 del 3 dicembre 1962
Legge n.144 del 18 marzo 1968
Legge 118 del 1971
09. DOMANDA 7 Quale anno è considerato «l'anno della scoperta della diversità», dato che realizza un'evoluzione della concezione di handicap?
1948
1959
1970
1968
10. DOMANDA 6 Dalla disamina delle disposizioni normative degli anni '60, si nota che:
“inclusione”
si incomincia a utilizzare il termine
l'inserimento scolastico della persona disabile è ancora caratterizzata da un approccio prevalentemente medico
l'inserimento scolastico della persona disabile è ora caratterizzata da un approccio prevalentemente relazionale
si incomincia a porre attenzione alla personalità globale del bambino
11. DOMANDA 5 Con la Circolare Ministeriale n. 1771/12 dell'11 marzo 1953 si delinea ancora un sistema segregativo, però emerge già una distinzione.
Da una parte le classi speciali per minorati, dall'altra le scuole di differenziazione
Da una parte le classi speciali per minorati e scuole di differenziazione, dall'altra le classi differenziali
Da una parte le classi differenziali per minorati, dall'altra scuole speciali
Da una parte le classi speciali per minorati, dall'altra le classi differenziali
12. DOMANDA 1 Se si parla di integrazione:
si tende a sottolineare la relazione tra il soggetto integrato e il docente
si tende a sottolineare la relazione tra il soggetto integrato e il gruppo integrante, focalizzando l'attenzione sullo scambio
si sostanzia nella mera coesistenza di più soggetti nello stesso luogo fisico, senza interesse verso la qualità degli scambi relazionali tra gli stessi
si sostanzia nella mera coesistenza di più soggetti nello stesso luogo fisico, con interesse verso la qualità degli scambi relazionali tra gli stessi
13. DOMANDA 4 Per la prima volta, con il Regio Decreto del 31 dicembre 1923 n.3126,
si escludono ciechi e sordomuti, confinandoli in scuole speciali
si estende l'obbligo scolastico a ciechi e sordomuti in scuole speciali statali
si introduce il concetto di inclusione
vengono istituite per la prima volta le «classi differenziali» nella scuola elementare, per alunni con anormalità di sviluppo
14. DOMANDA 3 A quale anno risale la Riforma Gentile?
2009
1923
1971
1977 Scaricato da Charles Landi (nicotracarlo1@gmail.com)
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Set Domande: LEGISLAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA RIFERITA
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Docente: MASTER
15. DOMANDA 2 L'inserimento e l'integrazione scolastica sono emblema:
del grado di emancipazione sociale e culturale della società e dal contesto storico di riferimento
della parallela evoluzione di schemi concettuali e di modelli culturali
del contesto storico di riferimento
di schemi e modelli passati Scaricato da Charles Landi (nicotracarlo1@gmail.com)
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